Enrico Bertolino si racconta: comicità, comunicazione e solidarietà
di Rosanna La Malfa
Intervistiamo oggi Enrico Bertolino, comico, manager e uomo di Cultura.
Italiano fino al midollo. Ma quanto il tuo essere comico ha di Milanese? Parlaci di te.
Personalmente ho basato molto del mio repertorio iniziale su Milano ed il nord (anche perchè mi esibivo quasi prettamente qui), poi Zelig, mi ha chiesto di portare questa comicità come mio contributo al grupp0o di comici provenienti da tutta italia (Teresa Mannino ad esempio ha rappresentato meravigliosamente il costume Siciliano, che è facilmente adattabile anche al nord per via del fenomeno migratorio che anni fa ha portato famiglie intere a stabilirvisi). Da parte mia, con il tempo ho allargato i miei orizzonti e sono stato soprattutto nelle tournée teatrali spesso al Sud, in Sicilia Sardegna, oggettivamente non quanto avrei desiderato, ma chissà… forse sono ancora in tempo…
Quanto ti piace oggi la TV? È in linea con la conduzione dei tuoi programmi televisivi?
Ricollegandomi alla risposta precedente, alla crescente Intolleranza (palpabile anche attraverso il sensibile termometro dei social Network) si deve rispondere con l’esatto contrario, con la Tolleranza, che non significa debolezza, anche le guance da porgere prima o poi finiscono e generalmente non sono più di due. Il Problema è che alla Stupidità si può e si deve rispondere con Ironia, mentre all’Ignoranza si può anteporre la Conoscenza: il tutto, se possibile, in modo da farci capire e senza quella sgradevole e diffusa modalità di comunicazione… che è l’arroganza del Potere. Meglio invece l’Importanza del SapereCivile. Come diceva Sun Tzu nel famoso trattato L’arte della Guerra… “la miglior vittoria è quella ottenuta senza combattere”.
Fonte: Quotidiano dei contribuenti